Con gli occhi aperti

Torna il festival di teatro delle scuole e per le scuole “Con gli Occhi Aperti”, da quest’anno itinerante grazie all’Ambito sociale di Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Zapponeta

Dal 12 maggio al 13 giugno laboratori, saggi/spettacoli, produzioni, incontri e formazione per le scuole, gli studenti e le comunità

Torna in Capitanata il festival di teatro delle scuole e per le scuole “Con gli Occhi Aperti”, ideato nel 2005 dalla compagnia teatrale Bottega degli Apocrifi, che oggi diventa progetto di Ambito sociale territoriale delle politiche sociali, grazie alla volontà dei Comuni di Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Zapponeta.

La diciassettesima edizione del festival, presentata questa mattina nei nuovi spazi della compagnia teatrale al porto turistico Marina del Gargano di Manfredonia, diventa così itinerante e punta alla mobilità e alla migrazione fra le comunità dei quattro comuni coinvolti.

L’appuntamento, interrotto nel 2020 a causa del Covid-19, ritorna oggi forte della collaborazione di quattro Comuni che scelgono di operare in sinergia per lo sviluppo del territorio, per istaurare pratiche culturali consolidate, sollevare lo sguardo dalle emergenze e disegnare insieme comunità fondate sulla bellezza e il benessere, sposando a pieno le linee regionali e nazionali incentrate sul welfare culturale.

“Con gli Occhi Aperti” – il festival

Il festival, dopo un prologo avviato il 10 aprile, entrerà nel vivo dal 12 maggio al 13 giugno 2025 e metterà al centro le scuole e gli studenti in un progetto inedito sul territorio nazionale che vede comporsi in un programma unico i processi di formazione teatrali e musicali attivati con i ragazzi delle scuole, ospitalità di compagnie professionali sul territorio, corsi di formazione, percorsi di avvicinamento al teatro e focus con operatori e studiosi sulla relazione tra teatro, scuole e comunità.

“Con gli Occhi Aperti è più di un festival: è un progetto educativo e culturale che mette al centro i bambini, i ragazzi e le comunità educanti del nostro territorio. Abbiamo scelto di sostenere con convinzione questo percorso, perché crediamo che il benessere passi anche attraverso la bellezza, la relazione e l’esperienza condivisa del teatro. In un tempo che spesso chiede risposte rapide, questo Festival ci invita a rallentare, ad ascoltare, a costruire senso insieme. Come Assessore dei quattro Comuni dell’Ambito siamo fiere di aver riattivato una rete tra istituzioni, scuole, famiglie e operatori culturali per generare un impatto duraturo e un nuovo modo di pensare le politiche sociali e culturali. Con questo lavoro condiviso, gettiamo le basi per un piano strategico del benessere che parte dal basso e guarda al futuro con fiducia”, dichiarano in fase di accoglimento del progetto le assessore Maria Teresa Valente (Manfredonia), Raffaella Santoro (Mattinata), Maria Leonarda Basta (Monte Sant’Angelo) e Isabella Mastropasqua (Zapponeta).

Le assessore Raffaella Santoro e Maria Leonarda Basta, presenti oggi in conferenza stampa, hanno posto l’accento sul valore del teatro come strumento di formazione tanto delle nuove generazioni che delle loro comunità di riferimento.

Il consigliere Michele La Macchia, per il Comune di Zapponeta, ha annunciato che l’appuntamento del Festival previsto l’11 giugno in piazza Aldo Moro aprirà in modo inedito i festeggiamenti del cinquantesimo anno di autonomia comunale, coinvolgendo l’intera comunità. Per il Comune di Manfredonia, invece, presente la vice sindaca Cecilia Simone, che ha testimoniato la lunga relazione tra la città e il Festival “Con gli Occhi Aperti”, che oggi diventa eredità dell’Ambito Territoriale.

“Con gli Occhi Aperti, il festival di teatro delle scuole e per le scuole nato nel 2005, è per noi Apocrifi uno dei più profondi segni del legame col territorio che ventuno anni fa abbiamo scelto come nostra casa artistica. Con gli Occhi Aperti è quel confine incerto tra teatro, città e nuove generazioni, è quel confine mai tracciato tra teatro e vita, tra approfondimento e leggerezza, tra personale e corale. Quel confine incerto che ha consentito un intenso abbraccio”, spiega Stefania Marrone, drammaturga e direttrice organizzativa degli Apocrifi.

Il profondo legame con le scuole e gli studenti negli anni si è consolidato come un processo culturale di partecipazione artistica, democratica e civile.

“I protagonisti del festival sono i ragazzi, quel “futuro” di umanità minuscola che chiede di farsi strada senza calpestare nessuno. Nel laboratorio teatrale ci si fa coro, un coro non uniforme e non irregimentato che può capovolgere il mondo, può capovolgere le idee preconcette e la banalizzazione delle nuove generazioni. Seguendo questa idea del teatro con i ragazzi abbiamo, in questi anni, sconfinato con atti di deliberato tradimento generativo e vitale: abbiamo tradito Shakesperae, Goldoni, Molière, Jarry, Aristofane. Con i ragazzi abbiamo abitato il fallimento come elemento naturale della vita, la fatica come condizione necessaria per migliorare, l’ascolto come punto di partenza per prendere parola.”, aggiunge Cosimo Severo, regista e direttore artistico degli Apocrifi.

“La scuola e il teatro hanno molto da dirsi e da raccontarsi, anzi ancora molto da rappresentarsi. No, non è proprio il caso di aggiungere un’altra materia: musica, storia, scienze bastano per dire che il millenario rapporto che c’è tra imparare e rappresentare, immaginare e “fingere” – come diceva Newton – ipotesi e verità. Uscire sulla scena, provare, sbagliare e riprovare, sapere che non si è soli ma che al momento opportuno ti tocca assumerti la tua piccola parte di responsabilità: il teatro delle scuole è un luogo dove il saggio finale è letteralmente mettersi alla prova, uno strumento per vivere insieme le emozioni e provare a stabilire relazioni significative e intense”, le parole di Franco Di Palma, dirigente scolastico dell’Istituto Ungaretti/ Madre Teresa di Calcutta, capofila del Patto di rete teatrale “Futuro Presente”.

Il programma

Al centro delle attività del festival ci sono, come sempre, i percorsi laboratoriali con le scuole e gli studenti delle rispettive comunità.

Ben 150 ragazzi e bambini saranno coinvolti nei laboratori e più di 1200 giovani spettatori assisteranno agli spettacoli dedicati alle nuove generazioni che arriveranno da tutta Italia.

Otto istituiti scolastici coinvolti in questi percorsi teatrali: gli istituti di Manfredonia IC Perotto/Orsini/Croce, IC Ungaretti/Madre Teresa di Calcutta, IC De Sanctis –  Mozzillo,  IC San  Giovanni  Bosco –  Giordani,  IC Don  Milani Uno+Maiorano, IISS Roncalli-Fermi-Rotundi-Euclide, il Liceo Galilei-Moro e l’IS Gian Tommaso Giordani di Monte Sant’Angelo.

Oltre a quelle dedicate alle scuole, sono in programma tre attività laboratoriali aperte alle comunità: il laboratorio “Uccelli” a Manfredonia, il laboratorio aperto in piazza “Prove di volo” (il 4 giugno a Mattinata) e il laboratorio di scrittura ironica “Ironia della sorte” (il 12 giugno è in programma il saggio/spettacolo a Manfredonia).

Il cartellone, agli spettacoli dei bambini e dei ragazzi, unisce senza soluzione di continuità spettacoli destinati alle nuove generazioni realizzati da compagnie professioniste che arrivano da tutta l’Italia, scelte per la loro capacità di coniugare qualità artistica e tematiche affrontate.

Tre i saggi/spettacolo degli istituti scolastici coinvolti: “A me non cambia niente (ma poi magari cambio idea)” con gli studenti dell’Istituto Comprensivo Ungaretti/ Madre Teresa di Calcutta (30 maggio al Dalla di Manfredonia); “Chi sei tu chi Sono Io” dell’Istituto d’istruzione superiore “Giordani” (31 maggio al Terrazzo Museo Tancredi di Monte Sant’Angelo) e “Come se non ci fossimo” dell’Istituto Comprensivo Perotto/Orsini (3 giugno al Dalla di Manfredonia).

Due gli spettacoli di compagnie teatrali nazionali ospitate: “Alberi Maestri Kids”, spettacolo itinerante ed esperienziale alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante di Campsirago Residenza (23, 24, 25 maggio a Manfredonia), “La battaglia dei cuscini”, uno scontro all’ultima piuma della Compagnia Melarancio (5 giugno a Monte Sant’Angelo e 6 giugno a Mattinata).

Cinque le produzioni originali della compagnia Bottega degli Apocrifi in programma: l’anteprima di “Schiaccianoci Swing” in versione inglese (12 maggio a Manfredonia), il debutto della nuova produzione teatrale “C’era una volta l’Africa” (15 e 17 maggio a Manfredonia), la grande produzione di comunità “Uccelli” (il 7 e l’8 giugno a Manfredonia), “Racconto personale” (l’11 giugno a Zapponeta) e il concerto spettacolo “Il Canto dei Cigni” in coproduzione con la ICO “Suoni del Sud” e il Conservatorio “Umberto Giordano” di Foggia, che vedrà la giovane Orchestra degli F.P. e gli allievi del Conservatorio in scena accanto ai professionisti della ICO (13 giugno a Manfredonia).

Quattro i momenti formativi fra convegni, incontri e attività trasversali. Il 9 giugno è in programma il convegno“Teatro e scuola: per un piano strategico del benessere” a partire dalla pubblicazione degli atti del convegno “Parole di Don Milani ai teatranti. Pratica teatrale e pedagogia per un umanesimo della persona”, organizzato a Manfredonia nel 2016. L’appuntamento del patto di rete teatrale “Futuro presente” (il 21 maggio). “L’Assemblea di classe“: quattro incontri itineranti aperti al pubblico nei comuni dell’ambito per definire le linee guide del prossimo festival e costituire i tavoli di lavoro del piano strategico del benessere(settembre 2025). “Vedere e portare a vedere”, un corso di formazione accreditato per docenti organizzato in collaborazione con la Casa dello Spettatore di Roma (da ottobre a dicembre 2025).

Infine, una finestra speciale dedicata alla legalità. Come se il titolo del festival ci indicasse l’urgenza di non chiudere mai gli occhi davanti alla bellezza e alle ingiustizie, dopo l’anteprima del festival con “Stoc ddò”, dedicato a Michele Fazio e andato in scena lo scorso 10 aprile; il 29 maggio al Teatro “Lucio Dalla” verrà proiettato il documentario “Il sangue mai lavato”, per la regia di Luciano Toriello. Il documentario, presentato in anteprima al Bif&st di Bari, racconta la storia di Francesco Marcone, il Direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso dalla criminalità organizzata il 31 marzo 1995. Ospite della proiezione, fra gli altri, Daniela Marcone, figlia di Francesco e referente nazionale di “Libera” per il settore memoria.

Crediti

Il Festival “Con Gli Occhi Aperti” è un progetto ideato da Bottega degli Apocrifi. Voluto e realizzato in collaborazione con l’Ambito delle politiche sociali dei Comuni di Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Zapponeta. In collaborazione con l’assessorato alla cultura di Manfredonia nell’ambito di Avviso Pubblico, la Casa dello Spettatore di Roma, la rete di scopo teatrale delle scuole e del Comune di Manfredonia, l’IISS Gian Tommaso Giordani – Monte Sant’Angelo, l’IC Ungaretti/ Madre Teresa di Calcutta – Manfredonia e Puglia Culture.

 

Il programma completo del festival è disponibile sul sito dell’Ambito delle politiche sociali e sul sito di Bottega degli Apocrifi.

 

Per informazioni: Bottega degli Apocrifi – Teatro Comunale “Lucio Dalla”, Via della C r o c e – M a n f r e d o n i a , 0 8 8 4 . 5 3 2 8 2 9 – 3 3 5 . 2 4 4 8 4 3 – botteghino@bottegadegliapocrifi.it.

Manfredonia Festival 2025

Manfredonia Festival 2025: al via l’avviso pubblico per il cartellone estivo

La Città di Manfredonia apre le porte alla creatività. È stato pubblicato l’avviso pubblico per l’inserimento di eventi nel cartellone del Manfredonia Festival 2025, con scadenza fissata alle ore 12:00 del 23 aprile 2025.

L’iniziativa si rivolge ad associazioni, fondazioni, enti del Terzo Settore, cooperative, gruppi teatrali e musicali, operatori culturali e soggetti con esperienza nell’organizzazione di eventi. L’obiettivo è costruire insieme un’estate ricca di appuntamenti in grado di coinvolgere residenti e turisti, animando la città con proposte di qualità che spaziano dalla musica al teatro, dall’arte urbana al cinema, dalla letteratura agli eventi per famiglie, fino alle attività enogastronomiche, inclusive e di comunità.

Particolare attenzione sarà riservata alle iniziative in grado di valorizzare luoghi simbolici e periferici: spiagge, montagna, lungomare, Riviera Sud, Siponto, Borgo Mezzanone.

“Vogliamo un festival che rifletta l’identità di Manfredonia e che sappia raccontarne la bellezza attraverso il linguaggio della cultura, capace di generare relazioni, partecipazione, attrattività”, dichiara l’Assessora al Welfare e Cultura, Maria Teresa Valente. “L’avviso intende promuovere un processo condiviso, dove ciascuna proposta possa contribuire alla costruzione di un programma variegato, accessibile, dinamico, aperto alle energie del territorio.”

Compatibilmente con le risorse disponibili, l’Amministrazione potrà garantire supporto logistico e visibilità istituzionale agli eventi selezionati. Le domande vanno presentate compilando l’apposito modulo, che andrà inviato via PEC a protocollo@comunemanfredonia.legalmail.it oppure consegnato a mano all’Ufficio Protocollo del Comune in Piazza del Popolo n. 8.

Tutti i dettagli, i requisiti e i criteri di valutazione sono indicati nell’avviso.

Ogni proposta selezionata sarà parte di un racconto che parla di Manfredonia, delle sue energie, dei suoi luoghi e della sua gente, per un’estate costruita insieme, in cui la cultura diventa spazio comune e strumento di crescita.

Allegati:

Libri di testo

Contributo Libri di Testo anno scolastico 2022-2023

La REGIONE PUGLIA ha pubblicato l’Avviso straordinario relativo alla concessione del beneficio per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo e/o sussidi didattici per l’a.s. 2022/2023 (ex Legge 448/1998, art. 27; D. Lgs. 63/2017). D.G.R. n. 581 del 27.04.2022

DESTINATARI
Studentesse e studenti che nell’anno scolastico 2022/2023 frequenteranno le scuole secondarie di 1° e 2° grado, statali e paritarie, residenti sul territorio regionale e il cui nucleo familiare abbia un reddito ISEE non superiore ad € 10.632,94.

PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA

L’invio della domanda deve essere effettuato da uno dei genitori, da chi rappresenta il minore o dallo studente, se maggiorenne, solo ed esclusivamente on-line tramite il sito: www.studioinpuglia.regione.puglia.it

dalle          ore 12:00 del 16 giugno      2022

alle            ore 12:00 del 29 luglio        2022

link sito:

https://www.studioinpuglia.regione.puglia.it/accedi

link avviso:

https://www.studioinpuglia.regione.puglia.it/wp-content/uploads/162_DIR_2022_000109_Avviso_Libri_di_Testo_signed_signed_signed.pdf

 

Servizio trasporto scolastico 2021/2022

Si rende noto che sono aperte le iscrizioni al servizio di Trasporto scolastico per l’anno scolastico 2021/2022, a favore degli alunni delle Scuole dell’Infanzia Statali, delle Scuole Primarie Statali e Secondarie di 1° Grado.

Il modello di richiesta può essere ritirato presso l’Ufficio Politiche Educative – Via Maddalena, 29.

La domanda, corredata dall’attestazione I.S.E.E. in corso di validità, può essere consegnato all’Ufficio Politiche Educative in Via Maddalena 29, nei seguenti giorni:

  MATTINA POMERIGGIO
Lunedì 9:30 – 12:30  
Martedì 9:30 – 12:30 16:30 – 18:30
Mercoledì 9:30 – 12:30  
Giovedì 9:30 – 12:30  

In alternativa la domanda, compilata e firmata digitalmente, unitamente agli allegati, potrà essere inviata al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@comunemanfredonia.legalmail.it.

Al fine di poter predisporre gli elenchi degli alunni ammessi al servizio e gli itinerari, si invita a presentare la domanda di iscrizione al servizio entro il 16 settembre 2021.

Manfredonia, 03.09.2021

 IL DIRIGENTE

 dott.  Matteo OGNISSANTI

Allegati

Liquidazione contributi libri di testo anno scolastico 2020/2021

Pubblicato Marzo 30, 2021

Ultimo aggiornamento Aprile 16, 2021 ore 08:56 am

 

Città di Manfredonia
Servizi Educativi – Scuola e Diritto allo Studio

Si comunica che con determinazione n. 241 del 10 marzo 2021 sono stati liquidati i contributi per l’acquisto dei libri di testo anno scolastico 2020/2021.

I beneficiari che hanno chiesto il pagamento tramite bonifico, indicando correttamente il codice IBAN, hanno già ricevuto o riceveranno a breve il contributo spettante direttamente sul proprio conto corrente. Coloro che non hanno trasmesso il codice IBAN dovranno recarsi, muniti di documento di riconoscimento e codice fiscale, presso la Tesoreria Comunale – Banco BPM, via Tribuna, n. 65, secondo il seguente calendario:

Si raccomanda di attenersi scrupolosamente all’ordine sopra indicato per la riscossione e di evitare assembramenti all’esterno della Banca, rispettando le vigenti norme anti Covid.

La Dirigente
Dott.ssa Maria Sipontina Ciuffreda

Civiche Biblioteche Unificate

Pubblicato Febbraio 27, 2021

Ultimo aggiornamento Novembre 18, 2021 ore 10:04 am

Le Civiche Biblioteche Unificate

Dirigente: Dott. Matteo Ognissanti – Tel. 0884/519.232
Capo Servizio: Dott.ssa Anna Ciuffreda – Tel. 0884/519.710
Orari di apertura: mattino: 9,30 – 12,30 – pomeriggio 15,30 – 19,30
Indirizzo: Corso Manfredi, 22.


La storia di Palazzo dei Celestini

PlasticoPalazzo dei Celestini ha una storia che si dispiega per quasi sette secoli legata a nomi di figure illustri della storia di Manfredonia.

Fu nel 1350 Pietro Galgano, canonico di Siponto e Manfredonia, unico erede di una famiglia nobile e benestante, a volere la costruzione di quella che diverrà la sede del Monastero dei Padri Celestini, intitolata a S. Pietro Celestino, al posto della sua casa in prossimità di Porta Pugliese (detta dello Spuntone).

Il monastero di Manfredonia sarà, sino al 1650, alle dipendenze del Monastero dei SS. Giovanni e Benedetto di Monte S. Angelo, la cui l’attività di base era l’esercizio della carità e dell’ospitalità verso i pastori abruzzesi, attività che continueranno fino alla soppressione del monastero stesso.

Tra la seconda metà del 1500 e la prima del 1600, la grancia di Manfredonia vivrà all’ombra di due grandi personaggi della vita religiosa della Congregazione dei Celestini: il Venerabile Pietro Santucci e l’Abate Celestino Telera, ambedue della città di Manfredonia e abati generali della Congregazione. Le loro personalità contribuiranno ad elevare, seppure indirettamente, le sorti ed il prestigio del monastero di Manfredonia negli anni successivi.

Dopo pochi anni il monastero dei Padri Celestini viene elevato ad abbazia, condizione posta a seguito di un legato di 1500 scudi annui lasciato dal capitano Pietro Borsa di Manfredonia.

Nella seconda metà del 1700 il monastero cambia radicalmente aspetto. Il vecchio edificio “andato quasi in rovina per l’incuria del tempo e per l’età”, fu cosi demolito e fu cominciato l’imponente edificio barocco, che noi oggi ammiriamo sul Corso Manfredi. La ricostruzione si deve a don Giuseppe Maria Turco, Padre Generale dell’Ordine dei Celestini, il quale aggiunse alle rendite del convento quelle della deserta badia di Monte Pulsano.

I lavori, terminati intorno al 1788, prevedevano al centro della nuova costruzione una chiesa, che non fu mai completata.

A seguito della soppressione della Congregazione dei Celestini, avvenuta tra il 1807 e il 1810, l’edificio fu concesso al Comune di Manfredonia da Gioacchino Murat con suo decreto del 1813 n.1737, per uso di casa Comunale, giustizia di pace e carcere correzionale.

La restaurazione Borbonica con altro decreto del 1816 n. 533 confermava la concessione al Comune.

Cortile internoCon la costituzione del Regno d’Italia, il Comune, la Pretura Conciliazione ed il carcere, trovarono sistemazione nell’attuale Palazzo Municipale ed allora l’edificio fu adibito, in parte, a sede della Stazione dei Carabinieri (ingresso a destra del portale della chiesa).

Con la Convenzione del 1900 n. 569, il comune cedeva in locazione la restante parte, per trenta anni all’amministrazione Finanziaria per uso di Caserma delle Guardie di Finanza (ingresso a sinistra del portale della chiesa) e d’ufficio del Registro (ingresso Via Maddalena).

In seguito non furono più rinnovate le proroghe di concessione, ma il Comune non ritornò in possesso di tutta l’imponente costruzione.

Recenti lavori di restauro hanno restituito all’antico splendore, e reso finalmente fruibile, l’ala ovest dell’edificio, che ospita la Biblioteca, mentre l’ala est è attualmente in ristrutturazione.

Al centro del Palazzo, laddove vi era una chiesa mai completata, vi è oggi l’Auditorium.

Patrimonio librario

Una delle saleNel corso degli anni la Biblioteca Comunale di Manfredonia ha incrementato il suo patrimonio bibliografico in quantità notevole, grazie anche a preziose donazioni.

Il primo fondo librario del 1910 di circa 600 volumi proveniva dal soppresso Convento dei Frati Minori della Curia Provincializia “S. Michele Arcangelo in Puglia” organizzato da Luigi Pascale e dall’avv. Mario Simone. L’attuale patrimonio librario di 27000 volumi, consente agli studiosi un ampio approccio retrospettivo alla storia e alla cultura non solo Sipontina, ma di tutto il Meridione.

Patrimonio librario

Nel corso degli anni la Biblioteca Comunale di Manfredonia ha incrementato il suo patrimonio bibliografico in quantità notevole, grazie anche a preziose donazioni.

Il primo fondo librario del 1910 di circa 600 volumi proveniva dal soppresso Convento dei Frati Minori della Curia Provincializia “S. Michele Arcangelo in Puglia” organizzato da Luigi Pascale e dall’avv. Mario Simone. L’attuale patrimonio librario di 27000 volumi, consente agli studiosi un ampio approccio retrospettivo alla storia e alla cultura non solo Sipontina, ma di tutto il Meridione.

Gran parte dei testi è di materia umanistica. Particolare rilievo ha la sezione di letteratura e di storia; il settore di psicologia aggiornato di recente, i settori di scienza, di filosofia e di sociologia attualmente in via di rinnovamento.

Il settore più importante e di pregio è rappresentato dalla Sezione Locale formata da circa 1000 volumi.

A questi volumi si affiancano:
– il Fondo De Padova (vol.300);
– il Fondo Simone (vol. e opuscoli 5100);
– la Donazione Bissanti (vol.1100);
– la Donazione Frattarolo (vol.2500);
– le Miscellanee di reperti, cronologie, raccolte e fascicoli che nel tempo sono stati acquistati;
– i Manoscritti del 1700-1800;
– Incunaboli, (n. 11);
– Cinquecentine (n.87);
– Lettere autografe (n. 17), Cartoline illustrate, (n. 154);
– Album di foto (n. 104).

Le monete della recuperata raccolta numismatica della Biblioteca Pascale , Fondo Bellucci, sono state restaurate e verranno collocate in apposite bacheche.

Cabreo di San LeonardoDi recente il Fondo Locale si è arricchito di un altro importante manoscritto: “Il Cabreo di S. Leonardo”, dono alla Città di Manfredonia del dott. Gennaro Arbore, studioso e appassionato bibliofilo di Foggia.
Questo manoscritto, che tratta della storia del patrimonio dell’abbazia di S. Leonardo della Matina, antico monastero dei Templari, è stato restaurato e pubblicato dall’Amministrazione comunale.

La biblioteca dispone anche, naturalmente, degli strumenti principali cui attingere informazioni : enciclopedie adatte ad ogni età, dizionari, atlanti storici, annuari, riviste, quotidiani e Gazzette Ufficiali.

Fondi e donazioni

Donazione Frattarolo

Fondo FrattaroloRenzo Frattarolo. Nato a Manfredonia il 06.09.1912, ma oggi residente a Trieste, noto bibliografo e storico della letteratura italiana, giornalista e già ordinario della cattedra di Storia e della Critica Letteraria nelle Università di Bari e Perugia e di Bibliografia nelle Università di Napoli e Roma.

Numerosissimi e prestigiosi i ruoli culturali assunti e gli incarichi scientifici assolti: da quello di componente del Comitato per l’Edizione Nazionale delle opere di Ugo Foscolo e di Vincenzo Monti, a quello di fondatore con Giuseppe Ungaretti, Giorgio Petrocchi e Umberto Marivardi del Centro Italiano per gli Studi di Critica Letteraria e di direttore della rivista “Accademie e Biblioteche d’Italia”.

Tra le numerosissime opere date alla stampa, “Studi foscoliani” (1956), “Bibliografia Speciale della letteratura italiana” (1959), “Capitoli dell’Età romantica” (1968),”Studi su Dante dal Trecento all’Età romantica” (1970), “Studi di bibliografia storica ed altri saggi” (1977), “Lungo tempo ungarettiano” (1989); e, tra quelli più recenti, “L’altro ieri, cronache e microstorie” (1993), “Laboratorio di scrittura” (1993).

Da annoverarsi tra i maggiori nomi dei personaggi illustri manfredoniani del nostro secolo; dona alla Biblioteca comunale “un largo settore della sua libreria privata”: uno stralcio di duemilacinquecento volumi di studi di letteratura italiana moderna, di opere di narrativa e poesia del nostro secolo e di varie umanità e della sezione di biblioteconomia.

Fondo Simone

Fondo SimoneDomenico Mario Simone. Nato a Caserta il 15 dicembre 1901 e deceduto a Manfredonia l’11 ottobre 1975, avvocato, editore, pubblicista, fondò lo Studio Editoriale Dauno, il Centro per l’Editoria Scolastica e Popolare e la Società Dauna di Cultura.

Eletto vicepresidente della Società di Storia Patria per la Puglia, organizzò a Foggia il Convegno Nazionale di Studi Federiciani nel 1950, il primo Convegno Internazionale di Studi Garganici e il terzo Congresso Storico Pugliese nel 1953.

Per la sua opera di uomo di cultura ebbe importanti riconoscimenti e fu annoverato tra i più laboriosi “formiconi di Puglia”.

Nel 1925 la “Biblioteca” era costituita dalle librerie che arredavano il gabinetto del segretario comunale e dagli stipi dell’archivio di palazzo San Domenico, sede degli uffici municipali. Qui appunto quell’anno il giovane universitario Mario Simone, in collaborazione con l’impiegato F. Paolo Guerra, rinvenne il fondo conventuale ammassatovi e si adoperò con lo studioso Luigi Pascale per la formazione della Biblioteca comunale, cui donò successivamente anche un cospicuo fondo costituito da 5.100 titoli fra libri e opuscoli di storia locale e cultura varia.

Donazione Bissanti

Vincenzo Bissanti. Nato a Manfredonia nel 1891, si diplomò in ragioneria a Roma nel 1911 e poi prese a lavorare nell’azienda familiare (Banca Bissanti E De Padova), salvo l’intervallo della Grande Guerra del 1915-18, che lo vide in trincea.

Svolse attività politica a Manfredonia e fu tra i fondatori del Partito Repubblicano. Mazziniano convinto, ebbe una cura affettuosa e costante per ogni forma di cultura, contribuendo per quanto poté a varie manifestazioni artistiche e culturali della sua città, come la sistemazione dei giardini della villa.

Dopo il 1943 riprese la vita politica, prima nel Partito d’Azione e poi in quello Repubblicano; fece parte del Comitato di Liberazione Nazionale, si occupò in particolare delle Opere Pie e soprattutto dell’erigendo Ospedale (del tutto mancante in Manfredonia), del quale curò con tenacia e continuità la programmazione e la posa della prima pietra. Morì a Napoli nel 1961.

A suo nome i figli hanno lasciato alla Biblioteca comunale il suo patrimonio di libri ammontante a 1.100 titoli di cultura varia.

Fondo De Padova

Francesco De Padova. Nato a Manfredonia il 12 gennaio 1894 e deceduto a Manfredonia il 1977.Studiò all’Università di Napoli dove si laureò in Giurisprudenza.

Fu il primo presidente dell’Associazione combattenti di Manfredonia (1915/18), Segretario politico e Vice Podestà nel periodo dell’insediamento del podestà Giuseppe Grasso (1927), consigliere comunale nel periodo dell’Amministrazione del sindaco Giuseppe Brigida (1951/59).

E’ ricordato per la sua abilità oratoria di avvocato e politico.

Il Presidente del Tribunale di Foggia Giuseppe Pepe il 17 dicembre 1970 gli consegnò la Medaglia d’Oro a ricordo dell’attività svolta per un cinquantennio.

Il fondo “de Padova” donato alla Biblioteca comunale dai figli Matteo e Maria Saveria si compone di 300 volumi di giurisprudenza della biblioteca paterna.

Donazione Pascale

Luigi Pascale. Nato a Manfredonia il 24 giugno 1850 da agiata famiglia vi compì i suoi primi studi e dopo a Lucera, Foggia e Bari.

Maestro elementare e per un trentennio Segretario Comunale di Manfredonia, si dedicò allo studio della storia locale e pubblicò numerosi opuscoli di storia, di agiografia, di numismatica e un dizionarietto dialettale.

Ispettore onorario ai monumenti e scavi, insieme a Mario Simone ed altri volontari, concorse decisamente alla formazione della biblioteca comunale (poi intestata alla sua memoria), alla quale donò raccolte di vasi e altro materiale archeologico, libri e una collezione numismatica.

Morì cieco il 17 giugno 1940.

Funzionamento

La Biblioteca è aperta al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30.

Per ottenere in consultazione il materiale librario gli utenti devono compilare una scheda di prestito.

L’accesso all’Emeroteca per la consultazione di quotidiani, riviste e Gazzette Ufficiali è libero.

Prestito Librario

E’ concesso a tutti gli utenti, previa compilazione di un apposito stampato. Ha durata massima di 30 giorni e può essere rinnovato se nel frattempo l’opera non è stata richiesta da altri lettori.

Nessun libro può essere dato a prestito o in lettura se prima non è stato inventariato e catalogato secondo le norme d’uso.

Sono esclusi di norma dal prestito in originale:
– le opere di consultazione (enciclopedie, dizionari, cataloghi e repertori bibliografici, opere complete, atlanti, trattati, manuali, ecc.);
periodici;
– tutti i documenti su supporti non cartacei (CD-ROM, microfilm, pellicole dischi, ecc.);
– libri rari e di pregio;
– tesi di laurea;
– libri considerati dalla biblioteca di particolare rilevanza bibliografica in rapporto alla specificità della propria raccolta;
– libri in stato di degrado;
– i volumi della sezione locale.

Le tesi di laurea, depositate presso la Biblioteca, sono concesse in sola consultazione. Il catalogo è disponibile presso l’ufficio prestiti.

Spazi

Ingresso Biblioteca

Le Sale

Oltre all’Emeroteca, in cui è possibile consultare la Gazzetta Ufficiale, i quotidiani (n.9) e le riviste (n.95) in abbonamento, vi sono due sale per la consultazione e lo studio, una destinata ala Fondo Locale, una per le ricerche scolastiche, una per la sezione ragazzi.

Un’altra sala è stata riservata per la mediateca.

Sala Polivalente

Sala Polivalente

La nuova sede della Biblioteca è dotata anche di una sala polivalente provvista di 60 posti a sedere destinata ad ospitare iniziative culturali proprie della Biblioteca o promosse da altri enti ed associazioni.

Il suo uso è disciplinato dall’apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale.

 

 

 

Auditorium

Auditorium

L’Auditorium comunale di Palazzo Celestini è stato attrezzato per ospitare attività culturali, congressi e conferenze, anche in videocollegamento.

Ha 150 posti a sedere e può essere concesso in uso a soggetti, enti ed associazioni per lo svolgimento di attività culturali e divulgative, senza fini di lucro, secondo modalità disciplinate da apposito regolamento.